È infatti è proprio così, i giorni trenta e trentuno maggio attraverso l’associazione culturale siti reali
Siamo riusciti a riaprire la real reggia di Carditello. prestigiosa testimonianza materiale delle tradizioni agrarie del territorio, si trova in un’area circondata da discariche legali e illegali, in un drammatico stato di degrado e di abbandono, oggetto di atti vandalici e furti.
Questo sito, destinato da Carlo di Borbone a luogo per la caccia e l’allevamento dei cavalli, è stato poi trasformato dall’architetto Francesco Collecini, per volontà di Ferdinando IV, in una Tenuta Reale di 6058 moggi che aveva al centro il Casino Reale con ai lati le diverse dipendenze, quali le scuderie, le stalle per le bufale, le abitazioni per i coloni e gli ambienti destinati all’attività casearia (la produzione della mozzarella). L’area antistante, formata da una pista che richiamava la forma dei circhi romani, abbellita da fontane e obelischi, veniva utilizzata per le corse dei cavalli e le feste agricole. L’attuale proprietario della ex Residenza borbonica è il Consorzio Generale di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno che, mancando di risorse per la tutela e la valorizzazione del Bene, ha ritenuto opportuno metterlo in vendita.
L’apertura ha comportato la fruizione di numerosi turisti che hanno preso coscienza dello stato di abbandono da parte delle istituzione ma soprattutto dell’immenso valore storico e artistico che presenta il sito.
Insomma si può dire che oggi il mio lavoro ha completamento gratificato la mia posizione di “conservatore dei beni culturali”!
L’apertura ha comportato la fruizione di numerosi turisti che hanno preso coscienza dello stato di abbandono da parte delle istituzione ma soprattutto dell’immenso valore storico e artistico che presenta il sito.
Insomma si può dire che oggi il mio lavoro ha completamento gratificato la mia posizione di “conservatore dei beni culturali”!