...Una delle città più belle d'Italia. Addentrarsi nei luoghi del mito e della storia, gustare la miglior pizza. Meravigliarsi delle antiche città ritrovate di Pompei ed Ercolano. Immergersi nel verde di un parco e visitare una delle regge reali della napoli borbonica... Questo e altro nei miei itinerari...

CHI SONO


Questo blog nasce come diario in cui racconto le mie esperienze e le mie emozioni nello svolgere il mio lavoro di Guida Turistica della Regione Campania

Il blog per alcuni anni ha funzionato come web site per prommuovere tours & itinerari. Dal 2015 visitare Napoli torna ad essere un blog di attualità partenopea e cede il suo posto al più moderno Sito Web "DISCOVERING NAPOLI" (www.campaniaguidedtours.com ) dove potete trovare tutti i servizi per le vostre visite guidate , eseguite da guide turistiche abilitate e professionisti del turismo

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lunedì 27 aprile 2020

UNA RAGAZZA INGLESE E UN'ALTRA AMERICANA A NAPOLI. FALLED IN LOVE OF NAPLES

Il golfo di Napoli visto dalla collina

In Napoli where the love is the king
when  boy meets a girl here what they say
When the moon hits your eye like a big pizza pie that's amore
When the world seems to shine like you have had too much wine
That's amore 

Sono le parole di una famosa canzone scritta da Dea Martin nel 1953 e che tuttavia ancora testimonia l'amore che hanno gli americani e in generale gli stranieri per Napoli. Oggi quindi vi racconto la storia di due donne,Henni Groodrich e Sophia.  La prima americana, l'altra inglese. Henni è una scrittrice e ha scritto un libro per ora solo in lingua italiana ma di presta traduzione in inglese, intitolato :  " Perduti nei quartieri spagnoli" Sophia è diventata una regista impegnata nel sociale . Suo è il documentario : " Taranga"

Entrambe arrivano  a Napoli , ma in tempi diversi. Henni negli anni 80. Gli anni di Maradona, gli anni del contrabbando di sigarette, Mario Merola  e Nino D'angelo. Sophia invece di recente e trova quindi una città molto più pulita che in passato e con un boom turistico che sembra aumentare sempre di più.




Heddy a Napoli
Napoli è come una malattia, ti prende e non ti lascia indifferente. A volte neanche te ne accorgi  e te la trovi nascosta nel tuo inconscio. E credo che sia il caso di Enni che ha iniziato a mettere nero su bianco i suoi ricordi . Voleva risentire gli odori, le puzze, il chiasso , le risate , il calore della gente.  Io la chiamo : "nostalgia" ed è lo stesso sentimento che ha dato vita a celebri canzoni come O' sole mio o Torna a Surriento.

Anche Sophia a Napoli c'è venuta di sua volontà  nel senso che l'ha proprio desiderata, lottando contro i soliti pregiudizi degli amici che le dicevano"ma dove vai? è pericoloso lì!" Probabilmente a influire sulla scelta è stata l'arte. Lei è un'appassionata di arte e letteratura e Napoli di arte ne è piena.

"A Napoli ho ritrovato la mia anima" dice. Questa città è come me, le persone sono socievoli e amano stare per strada prosegue.

Sophia
Sophia si tratterrà molto più di un anno a Napoli. Durante questo periodo infatti conosce gente, conosce stranieri, conosce immigrati. Tutte persone che come lei si trovano in una terra straniera ed hanno avuto e hanno problemi ad ambientarsi. E come sempre Napoli ti trasforma , ti cambia , ti porta a crescere , a rivedere i tuoi progetti e magari a conoscerti. Sophia infatti scopre la sua vocazione per il sociale e apre prima un locale nel centro della movida del centro antico della città  "Teranga"  dove si esibiscono artisti per lo più africani e poi inseguito conosce e realizza un documentario con Fata e Yankuba una coppia di richiedenti asilo. Il progetto di Sophia è stato sovvenzionato anche dal "The gardian" un quotidiano britannico che lo ha persino caricato ,una volta terminato, sulla propria piattaforma.

Il resto per le due donne è ancora tutto da scrivere e proiettare!


Dott. Fabio Comella
Guida turistica per la regione Campania
DISCOVERING NAPOLI
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giovedì 9 aprile 2020

NAPOLI E QUEL PANARO SOLIDALE AI TEMPI DI CODIV 19




"A volte penso che Napoli possa essere ancora l'ultima speranza che resti alla razza umana" parole che suonano quasi profetiche quelle scritte da Luciano De Crescenzo nel lontano 1977 in "così parlò Bellavista"

Luciano oggi non c'è più, è scomparso un anno prima di questo pazzo 2020 e chissà che avrebbe detto di questa pandemia dove uno spiraglio di luce viene proprio dalla sua Napoli. Quarantatré anni fa sempre nel suo romanzo, De Crescenzo parlava anche di "uomini d'amore e uomini di libertà" Oggi ai tempi del corona virus vi parlerò di uomini d'amore e uomini di scienza.




Iniziamo dai secondi : Il Dottor Paolo Antonio Ascierto, medico campano che lavora al Pascale e al Cotugno di Napoli il quale ha avuto l'intuizione di utilizzare un farmaco anti artrite che oggi viene usato per curare i pazienti afflitti da corona virus e oggetto di studio per un eventuale vaccino per il Codi 19. Di più precisi approfondimenti scientifici però potreste trovarli altrove, non sicuramente sul mio blog che si occupa di turismo campano e napoletanità. E allora parliamo della prima categoria, gli "uomini d'amore". Siamo verso la fine di marzo la quarantena qui in Campania è iniziata da una ventina di giorni. Le strade appaiono deserte, non c'è più il brulicante passaggio di persone e turisti che normalmente affollano il centro storico. Non ci sono quindi più gli artisti di strada, non c'è più fonte di guadagno per loro. Ma ci sono, ed aumentano i senza tetto, i poveri e i nuovi poveri.

Angelo Picone detto " o capitano" e Giuseppina  Andelora, detta "perzechella" marito e moglie condividono insieme ideali di solidarietà e lavorativi attraverso le loro associazioni culturali. Fu cosi che uno dei coniugi incontra un amico sotto casa, un conoscente ma comunque un volto noto. Lo chiamiamo "-Baldo" . Baldo notoriamente è una persona allegra. è una persona colta, parla quattro lingue. Baldo era uno stewart che in questa nuova  crisi  economica ha perso il lavoro. Baldo alla fine si confessa con gli amici , i volti noti di un centro storico che era solito frequentare e racconta della difficoltà che sta avendo nel reperire cibo. Le mense pubbliche, quelle della -Caritas e delle varie congregazioni religiose infatti stanno chiudendo una dopo l'altra a causa delle nuove restrizioni. Affollare infatti queste mense può diventare molto pericolo, per chi ci viene e per chi si offre nel dare aiuto.
L'incontro scuote molto i coniugi, di  persone come"Baldo" per strada ce ne sono tante che non sanno più dove andare a mangiare. La soluzione alla fine la trovano e l'ispirazione viene da vicino casa , lì a due passi dal vicoletto Santa Chiara c'è la casa di Giuseppe Moscati, il medico canonizzato Santo nel 1996 famoso per le sue opere di beneficenza, nella cappella a lui dedicati nella chiesa del Gesù nuovo si può ancora leggere il suo motto " Chi non ha prenda , chi ha metta" ...e in una città  come Napoli dove fede e tradizioni sono ancora molto vive e sentite, non è stato difficile quindi unirle creando un  "panaro solidale" ossia un cestino che  i napoletani usano calare dai propri balconi per prelevare la spesa, a cui è stato applicato un foglio con la frase di Moscati. Una sorta di esperimento andato a buon fine grazie alla solidarietà dei tanti napoletani che ogni giorno vedendo quel cestino calato lasciano una donazione.

Oggi , a un mese di distanza , il panaro  gode di un successo straordinario! Passanti, salumieri, fruttivendoli lasciano ogni giorno qualcosa al suo interno.Addirittura Giuseppina racconta che mediamente lei cucina un chilo di pasta con le verdure al giorno (tranne la domenica che Angelo fa il ragù) e comprese le altre regalie riescono a mangiare 6/7 persone al giorno. La notorietà del panaro arriva fino in Cile dove viene elogiato e copiata l'iniziativa . A Tal proposito, durante la mia intervista Chiedo ad Angelo e Pina come ci si sente ad essere prima protagonisti e poi in un certo senso copiati e loro mi rispondono quasi ad unisono"noi non ci siamo sentiti copiati ma condivisi" e la condivisione di questi sentimenti d'amore in un epoca così triste di avidità e chiusura è una delle cose più belle che possiamo trovare e provare...



PS a proposito di condivisione, il panaro è arrivato in America e perfino Madonna su istagram condivide la notizia elogiando l'umanità degli italiani! ;-)


Dott. Fabio Comella
Guida Turistica per la Regione Campania
DISCOVERING NAPOLI
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mercoledì 25 aprile 2018

NAPOLI BOOM DI TURISTI NEL 2018!





Non è certo la prima volta che su questo blog parlo del "rinascimento napoletano" ossia il boom di turisti che ogni anno riesce a battere il proprio record di presenze ( vedi l'articolo " città d'arte)
turistiche. Ma la notizia sensazionale, se si pensa che mai è accaduto prima, è che questo è cresciuto oltre il 90% secondo i dati  del centro studi turistici di Firenze e Confesercenti !

Napoli esprime e concentra in sè quella che è la tendenza delle città d'arte italiane che traina il turismo nazionale.

Ma a cosa è dovuto questo esploit della città? Sicuramente il passaparola. Questa , si sa, è l'anima del commercio. Tuttavia qualcosa deve aver attratto i primi turisti giunti in città che poi ne hanno divulgato le bellezze e queste sono ... i media, croce e delizia della città . Se i tg seguono infatti gli orientamenti politici dei padroni delle emittenti televisivi, la cinematografia invece è diversa. Ha lo scopo di colpire. E allora Gomorra con il suo interland colpisce in bruttezza mentre Napoli terza città in Italia per dimensioni , così eterogenea colpisce nella sua innegabile bellezza. La crisi rifiuti del 2009/10 la diffusione delle immagini e degli stereotipi. La vergogna e i cori da stadio che tutt'ora si sentono. Ma i pregiudizi, gli stereotipi vanno combattuti con l'ironia che li stempera e un sorriso che ne apre gli occhi e la mente. Ecco quindi Alessandro Siani, un comico, il primo dell'ultimo decennio che si occupa di sovvertire l'ordine dello status quo che relegava Napoli come città sporca e di Camorra dandone invece il " BENEVENUTI AL SUD" !
Alessandro Siani nel film benvenuti al sud


 Nel Sanremo di qualche anno fa Alessandro Siani auspicava un "sindaco postino" che facesse conoscere la città partenopea al modo.  Per una sincronicità di cose questo fu Luigi De Magistris che con un ottima operazione di marketing sostituì le immagini di repertorio della spazzatura che ancora circolavano in tv con quelli della America's cup sul lungomare partenopeo.

Ma Napoli oltre a essere vista và raccontata e allora serviva un divulgatore. Uno che "divulga forte" Ed ecco quindi lui, l'Alberto nazionale che si fa incantare dal canto della sirena e se ne innamora... perdutamente ( leggi l'articolo  " Alberto Angela e Napoli )  ! Giorni, mesi di andirivieni spostandosi tra le varie parti della città e tante puntate ad essa dedicata. 



Le cartoline sono quindi spedite e lette e tra i destinatari, attori e produttori cinematografici :

Opzetek , Rupert Everett Elena Ferrante  e altri ancora nel cinema (vedi articolo cliccando qui) così come nelle fictions partendo dalla capostipite, "un posto al sole" passando per " I bastardi di pizzofacone" al recente "Sirene"  hanno portato  Partenope nelle case degli italiani.

Ad accogliervi però non vi preoccupate, non ci sono nè le sirene di Omero nè purtroppo Alberto Angela ma noi guide turistiche della regione Campania che facciamo del nostro meglio per rendevi il soggiorno quanto più bello e interessante possibile! ;)

Fabio Comella
 Guida turistica abilitata nella regione Campania

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venerdì 5 gennaio 2018

L 'EPIFANIA A NAPOLI. TRA MERCATI E TRADIZIONE





La notte tra il 5 e il 6 gennaio si trascorre in piazza Mercato tra dolciumi e giocattoli nella frenetica e allegra atmosfera del mercatino più famoso delle feste di Natale.
E’ una delle tradizioni napoletane più storiche e popolari: la notte dell'epifania in piazza. E non in una piazza qualsiasi, ma in piazza mercato, a due passi dalla Chiesa del Carmine, splendida chiesa gotica nei pressi di quello che un tempo veniva chiamato Campo Moricino, che in passato ha fatto da scenario a sanguinosi eventi della storia di Napoli, dalla decapitazione di Corradino di Svevia a Luigia Sanfelice, passando per Masaniello..  La notte del 5 gennaio è un viavai di persone tra bancarelle di dolciumi, giocattoli, calze, regali. i passa da qui. Il mercato della befana prosegue fino a tarda notte, consegnando ai visitatori un'esperienza di folklore ed usanze locali molto radicate e colorite. Un rito che si ripete ogni anno e che attira napoletani e forestieri, turisti e curiosi.
 
Qui si può trovare di tutto: da biciclette, caramelle e dolci per riempire la calza a gadget del calcio Napoli. Tutto avvolto nella magica atmosfera partenopea, tra musica e profumo di zucchero. Inoltre si può trovare dell’ottimo cibo da strada, pizze e panini non offuscano però la solida tradizione deo broro ‘e purpo, da secoli consumato dai napoletani nelle lunghe e fredde notti invernali per riscaldarsi. Dal tramonto del 5 e fino all’alba del 6 gennaio, “fare la calza” in piazza Mercato o passeggiare tra le bancarelle è assolutamente una delle cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita, una sorta di caos magico nel quale immergersi e provare una delle tradizioni napoletane più radicate.
Ma la festa non finisce qui, il giorno dopo in Piazza del Plebisicto  arriva la Befana, calata con una fune dal Comando dei Vigili del Fuoco, che distribuisce dall’alto caramelle e dolciumi ai bimbi.

Fonti : Vesuvio Live e eventi napoli 
La befana che si cala sulla piazza del Plebiscito


Fabio Comella Guida turistica per la regione Campania

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mercoledì 16 agosto 2017

NAPOLI E I VENETI: Quei pregiudizi che cedono il posto all'amore !



Appena un anno fa scrissi un articolo riguardo le esperienze di turisti veneti in visita a Napoli ( leggi qui )  e le loro dichiarazioni di stima e di amore per la città.

Oggi sembra che l'asse Napoli - Veneto si sia ulteriormente rinforzato tramite una "lettera" scritta in chiave moderna. Valeria Genova, trevigiana di 31 anni, a Napoli per seguire il marito e la Cantante Francesca Michielin decantano Napoli sul loro diario Facebook.

"Stai attenta ai proiettili volanti" fu l'avvertimento della nonna di Valeria prima che lasciasse la cittadina veneta. Uno stereotipo, una frase come tante altre che io stesso, da guida turistica della Campania  ho sentito più volte mentre accompagnavo i  miei gruppi...

BENVENUTI AL SUD. E' il titolo di un film ma anche di come si è sentita Valeria appena arrivata in città: "Io mi sentivo come Bisio, sfigata nel dover andare a vivere in una città piena di problemi, come se fossi in mezzo al Far West", ha scritto nel post. Preconcetti, ammette a ragion veduta: "Sono passati due anni in cui ho vissuto Napoli in tutte le sue sfaccettature e non posso sentirmi più scema per tutti i pregiudizi che avevo su di lei — confessa —. Posso affermare, con assoluta certezza e convinzione, che Napoli è casa mia". E ancora: "In Napoli mi sono tuffata e adesso non vorrei più uscirne, vorrei stare per sempre tra le sue braccia, cullata dalle tante cose che la rendono speciale. Sì il clima, sì il mare, sì il cibo... Ma è molto di più! Napoli è cultura, è ricchezza e povertà, è un groviglio di storie e racconti, è poesia e musica, è allegria e caparbietà, è capacità di vivere appieno la vita, è amore e consapevolezza".

  
Il post di Valeria la cui lettera può essere letta qui 
Lettera scritta a cuore aperto che ha portato a Valeria una certa notorietà non solo sui social ma anche  in trasmissioni come la " vita in diretta" e in vari quotidiani fino ad essere ricevuta dal sindaco di Napoli per conferirle la cittadinaza onoraria.

Oggi Valeria si propone di diventare ambasciatrice di Napoli a Roma, città dove sta per trasferisi per seguire suo marito, pilota di aereonautica.
Già nota invece, prima ancora di visitare napoli e descriverla è la cantante Francesca Michielin, vincitrice di X factor e Sanremo 2016, che quasi contemporaneamente alla sua conterranea veneta, ha portato il suo elogio alla città della sirena Partenope: "Ciao Napoli, sei bella." così inizia infatti la sua lettera ( clicca qui per leggere )  pubblicata sui social Facebook e Instagram.

E intanto Il turismo a Napoli è in crescita. La preferisce il 64 % di chi visita la Campania. Ma questa, è un'altra storia... ;)

Dott. Fabio Comella. Guida Turistica per la regione Campania

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martedì 15 novembre 2016

NAPOLI & PARTENOPE RITORNO ALLE ORIGINI...



La fontana della sirena Partenope


Sono passati 3000 anni eppure è ancora bella, bellissima e continua a incantare!

Lo sapeva bene Ulisse che nell'attraversare il golfo si fece legare al palo dell'albero maestro della sua nave. Perchè nonostante pericolosa, nessun uomo è insensibile al fascino di una bella donna e fu così che ne volle sentire la voce melodiosa delle... sirene ! Leucosia, Ligeia e PARTENOPE!

2014 D.C. ritorna Ulisse, ma non è più il famoso protagonista dell'Odissea bensì un panteologo, un divulgatore scientifico, un appassionato d'arte che decide di dichiarare il suo amore per la sirena per tutti  i sette mari anzi, per l'etere televisivo. Stiamo parlando di Alberto Angela che ha dedicato più puntate dell sua trasmissione a Napoli. ( per leggere l'articolo clicca qui )


E fu così che dopo anni di oblio l''Italia, l'Europa e l'America riscoprono la capitale del sud Italia

E' Dolce e Gabbana ad aprire le danze per prima e lo fa in maniera più che pomposa festeggiandovi il suo trentesimo anniversario !  

Quattro giorni di sfilate e di feste tra il centro antico della città e parte del lungomare, con la celebrazione di palazzo Don Anna. Madrina dell'evento ovviamente la napoletanissima Sofia Loren. Simbolo dell'Italia e di Napoli negli USA
(Leggi : NAPOLI (è) MODA !)



Di lingua inglese ma di accento britannico invece è Ruper Everet anch'egli si dice folgorato dal capoluogo campano.

Everet fa la sua prima visita ufficiale a Napoli nel 2013 nell'ambito della manifestazione wine and the city e oggi, a distanza di 3 anni si  trova di nuovo a Napoli a girare uno dei suoi più importanti film , "the happy prince" film tratto dal romanzo di Oscar Wilde.


Everet nei panni di Oscar Wilde a Napoli



"Questa città ha dei luoghi stupendi . Mi sono avvicinato per i legami ad Oscar Wilde poi me ne sono innamorato " dice l'attore.


Altro brittanico è il cantante Mika arrivato a Napoli la prima volta nel 2014 per il concerto a piazza plebiscito
Oggi Mika è a Napoli per la realizzazione di un nuovo programma televisivo che andrà in onda a novembre in prima serata su Rai 2 chiamato "Casa Mika".






"Mi sono innamorato della città che affaccia sul Golfo più bello del mondo   ma anche dei suoi cittadini, persone  di cuore e sempre sorridenti .Da quando ho tenuto il concerto in piazza del plebiscito torna spesso qui a Napoli e in segreto." Napoli ha un atmosfera mediterranea molto simile a Beirut dove sono nato  continua la star musicale .

Pochi giorni dopo invece, esattamente tra il 28 e il 1° dicembre ci saranno sempre a Napoli , a piazza del plebiscito le riprese di Mary Magdalen un kolossal con Joaquin Phoenix e Roneey Mara  già candidata all'oscar con Millenium

Insomma il 2016 è stato l'anno della riscoperta di Napoli da parte dei grandi personaggi e il 2017 con una prossima importante sfilata di moda sempre tra le strade partenopee sembra non esserne da meno.... Partenope incanta!

Fabio Comella
Guida turistica abilitata per la regione Campania

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sabato 20 agosto 2016

NAPOLI, UNA FRANCESE, UNA BRITANNICA E UNA ITALIANA : Culture a confronto sulla città partenopea



Perchè non importa da dove vieni. La tua opinione sarà sempre simile alla loro al momento che decidi di vivere la città... In questo post raccolgo tre diversi articoli scritti da diverse testate e persone nel periodo estivo. Seppur di nazionalità età ed esperienze  diverse, le tre donne qui elencate danno una versione di Napoli molto simile tra loro :
Christian Thimonier è il console genale della francia e direttore del Grenoble. Dopo tre anni è giunto il suo momento di lasciare Napoli e ritornare in patria. Prima di farlo però, il direttore ci tiene a rilasciare le sue considerazioni sul capoluogo campano : "
il mio colpo di fulmine risale al periodo della crisi dei rifiuti, quando sono arrivato da turista per la prima volta nel 2010: ciò per dire quanto il mio amore sia incondizionato, perché quel momento mi ha permesso di scoprirne contemporaneamente la buona e la cattiva sorte. Mi ero ripromesso di ritornarci per scovare il mistero di questo fascino contraddittorio. Avevo amato e continuavo a scoprire ogni giorno il modo inimitabile, disinvolto e intimo dei Napoletani di animare (vivere) la loro città e la loro storia... Il patrimonio incommensurabile di Napoli, materiale ed immateriale, continua ad incantarmi».
Quando il mio vicino di casa mi ha chiesto cosa avrei portato via da Napoli. Non ho saputo cosa rispondere in quel momento. La mia risposta oggi è: Napoli è una lezione permanente di tenacia, di umanità e di volontà di vivere, che non si deve tralasciare per la nostra Europa dal difficile divenire. Lascio Napoli senza piangere ma con la speranza di tornarci per amarla meglio ancora, con meno lacrime ma sempre con l’incanto di Partenope.»
 Il Financial Times: "Napoli irradia un fascino unico e seducente"
L'altra persona è la giornalista britannica Jo Ellison che lavora per l'auorevole Financial Times.  La Ellison si trova a scrivere di Napoli nell'ambito dell'anniversario di Dolce & Gabbana tenutosi a Napoli nel mese di Luglio. Il Financial Times: "Napoli irradia un fascino unico e seducente"
Scrive la giornalista :  Ancora oggi la città deve lottare contro la sua reputazione di violenza sociale e politica. I fans della serie televisiva Gomorra, la riconosceranno come una città dall'infinita corruzione e crimine".e ciò cozza e falsa enormentente con quanto dichiarato e mostrato nella kermesse da Domenico Dolce. "
Il Financial Times: "Napoli irradia un fascino unico e seducente"
Ogni famiglia qui vive nella cultura e ha le sue radici nel mestiere, proprio come l'alta moda. Napoli è una delle città più creative della terra."


L'ultima testimonianza estiva ci viene dal nostro bel paese ed è di Fabiana Lo Coco, una ragazza di Vigevano  di 27 anni di cui riporto le sue parole scritto sul suo profilo facebook




"Mi hanno chiesto se sono ancora a Napoli.
 Credo di sì, ho risposto. E forse è vero.
Mi sembra di sentire ancora l'odore dell'asfalto e dei motorini, misto a quello del mare. 
E la pizza. Quel profumino delizioso a cui proprio non puoi resistere, e allora sì, ti lasci subito convincere a passeggiare lungo quelle stradine strette, dai palazzi altissimi dove le signore si sporgono dal balcone a parlare e ad aiutarsi a vicenda a stendere i panni, mentre assapori una pizza a portafoglio avvolta nel cartone, desiderando che duri il più a lungo possibile. E, una volta finita, non resisti comunque, perché lì non puoi non andare avanti ad assaggiare prelibatezze, devi per forza passare al babbà. alla sfogliatella, alla granita al limone, al caffè.
Mi sembra di sentire ancora le canzoni di Pino Daniele fischiettate tra una via e l'altra, mentre senza quasi accorgertene leggi fuori dai locali frasi in rigoroso dialetto napoletano, che ti fanno annuire per quanto sono vere e al contempo scuotere la testa con il sorriso sulle labbra per quanto sono assurde. E mentre pensi "non ci posso credere", ti ritrovi avvolto dalla gentilezza e dalla disponibilità di chi vive lì e ti fa sentire come se fossi a casa tua.
Rivedo la frenesia, tra tutti quegli odori, i sapori e le voci che senti, e la sporcizia che per quanto strano possa sembrare, completa il quadro di una città che altrimenti non sarebbe la stessa. 
Credo di non esagerare, paragonandola ad una donna passionale, spontanea, libera e strafottente. Una donna che ama camminare a piedi scalzi e chi se ne frega se per terra è sporco, e che se la importuni non ci pensa mezza volta ad alzare il dito medio, perché lei non ha paura di fare quello che vuole. Una di quelle donne che amano essere prese e baciate contro un muro, mentre le mani si infilano dappertutto. 
Sì, se Napoli fosse una persona, sarebbe veramente una donna così.
Una di quelle che però, poi, al tempo stesso ha un'eleganza unica e solo sua: ed ecco che così ti affacci da Castel Sant'Elmo e la vedi in tutto il suo splendore, senza filtri, trucchi o inganni, con addosso il mare e, in lontananza, il Vesuvio che la controlla con quel solco centrale che sembra un sorriso.
E ti perdi a cercare dall'alto quel pezzetto di cuore che forse si è incastrato a Spaccanapoli tra un negozio e l'altro, o forse chissà, è rimasto da qualche parte sul lungomare di Margellina. 
Sì, Napoli è questo, e non esistono altre parole per descriverla, solamente viverla in tutti i suoi colori e le sue sfumature, lasciandosi travolgere anche da ciò che non funziona per poterla apprezzare a pieno. Perché è proprio come la vita in fondo, piena di pregi e difetti. 
E come tutte le cose che vale la pena vivere, mentre la osservi da lontano dopo averla vissuta pienamente, ti accorgi che tutta quella frenesia, tutte quelle voci, tutti quegli odori, tutte quelle sfumature, ti mancheranno ma resteranno per sempre con te.
No, non sono ancora a Napoli. Non fisicamente, almeno.
Ma con la testa e il cuore sì.
E voglio ringraziarla per tutte le emozioni che in questi tre giorni meravigliosi ha saputo donarmi; perché, lo ammetto, di città ne ho girate un bel po', ma ciò che mi ha saputo trasmettere Napoli non me l'ha trasmesso nessuna, mai. 
Ciao Napulè, tu si 'na cosa grande pe'mme." 


E Quest'ultima mi sembra la più spontanea e bella dichiarazione d'amore letta negli ultimi tempi e con la quale termino il nostro articolo . :-)

Fabio Comella
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