L'ultima è di Massimo Giletti, presentatore Rai. Il tema del dibattito è la distribuzione gratuita dei biglietti dello stadio San Paolo, ospite L'avvocato napoletano Crocetta che replica di non dare spazio ai problemi del Sud Italia: "La Rai non vuole parlare del Meridione. Lei sta facendo campagna elettorale e il governo è assente su Napoli"
Apriti cielo, la furia di Giletti che davanti a milioni di italiani dice che " Napoli è indecorosa in certi punti. Se lei esce dalla stazione centrale uno trova immondizia in tutti i vicoli". Ora se è pur vero che certe zone presentano degrado, il conduttore non può diffamare così la città senza possibilità di replica , "Ora devo tagliare abbiamo cose più importanti di cui parlare, Messina". Il messaggio è stato lanciato e ricevuto dagli spettatori. Napoli, per loro, vive ancora l'emergenza rifiuti.
Giletti sorridente con il leader lega nord Salvini. |
La tv di stato inoltre sembra non essere nuova a questo tipo di offese. Ricordiamo la celebre frase della Letizietto in occasione della partita di Champion a Roma in cui fu devastata la fontana del Barcaccia. La Litizzetto ebbe a dire " I vandali di Piazza di Spagna erano civilissimi olandesi, mica napoletani !" Una battuta che non piacque per niente!
Di gaffe di questo tipo non se ne salva neanche la politica come quella di Beppe Grillo dell'anno scorso... Durante il raduno dell'onestà tenutosi a Roma, il leader del movimento 5 stelle era affiancato dalla napoletana Carla Ruocco che da poco aveva concluso il suo discorso ed ecco la debacle "Guardatela, è una napoletana onesta. Ma sei geneticamente modificata?"
Grillo parlerà poi di sarcasmo. E' un comico prima che politico che usa battute per evidenziare i luoghi comuni , i cosiddetti stereotipi. Quei pregiudizi che tuttavia non riusciamo a toglierci di dosso perchè ripetuti in maniera costante dai media.
Eppure il leader del movimento 5 stelle ha proprio 3 napoletani tra i suoi più stretti collaboratori!
La stessa Ruocco, Luigi di Maio e Roberto Fico, presidente della camera. Inoltre proprio pochi mesi fa Grillo aveva tanto decantato i primati del regno delle due sicilie assurgendolo come modello. Ma scherzare su Napoli si sa al giorno d'oggi, rende...!
Una semplice battuta dunque? Si, come sono però semplici sfottò le canzoncine cantate dai leghisti o i cori da stadio “Vesuvio lavali col fuoco , Colerosi , Napolecani" ecc
Napoli
ne è però stanca, da tanto. Già Maradona durante i mondiali del 1990
ebbe a dire " Per 365 giorni giorni su 365 chiamano terroni i napoletani
ma questa volta gli chiedono di essere italiani. L'italia si ricorda
che sono italiani solo quando devono sostenere la nazionale poi si
dimentica di come li tratta"
20 anni dopo Thuram, l’ex giocatore della Juventus e del Barcellona, viene invitato alla trasmissione televisiva “Le invasioni
barbariche” condotta da Daria Bignardi. L’argomento principale è
il razzismo e Thuram da anni attivista e ambasciatore Unicef nel mondo è
il personaggio giusto per parlare del problema razzismo negli stadi
italiani. La parte interessante dell'intervista è quella in cui Thuram afferma che spesso parlava dell'argomento con l’ex compagno di squadra, il napoletano Fabio Cannavaro.
Fabio, come tanti altri napoletani su molti campi di calcio, veniva
insultato con il termine terrone. La conduttrice ritenendo l’aneddoto
forse una battuta, scoppia in una risata seguita dall’applauso
di tutto il pubblico presente in studio. Ma Thuram, da vero campione,
la zittisce affermando che non lo “faceva ridere perché anche questo
dimostra i pregiudizi che si possono avere fra il Sud e il Nord”. Thuram ha
capito benissimo l’aria che si respira in Italia. Le cose che succedono
nel mondo del calcio sono le cose che succedono nella società.
E infatti pochi mesi prima il tragico "incidente" quando dai cori da stadio, o meglio dalle ingiurie da stadio si passa a una comunicazione che và oltre a quella verbale. Una "comunicazione" che si svolge fuoei lo stadio, nella nostra societa dove Gastone mette in pratica quello che si legge negli striscioni sparando al tifoso napoletano Ciro Esposito.
Ed è così che l razzismo e gli attacchi verso i napoletani ormai sono istituzionalizzati anche nella lingua italiana. La Treccani, (http://www.treccani.it/vocabolario/napoli/),
punto di riferimento linguistico italiano, tra gli altri significati,
definisce in questo modo napoletano: “Designazione e appellativo
ingiurioso, usato talvolta per designare i napoletani o, più generalmente,
un meridionale immigrato nel Nord d’Italia”. Si potrebbe fare una lista
lunghissima di esempi di questo tipo tutti riferiti a Napoli e ai
napoletani. Evito. Dietro lo scherzo, lo sfottò, la battuta, la “satira”
si nasconde un germe pericoloso di cui è impregnata la nostra società:
il razzismo. Un autogol che è tutto italiano....
Fabio Comella
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